Aggiornamenti recenti
Collaudi in corso per la paratoia di Loreo (RO)
Sono in corso le prove di funzionamento della paratoia automatizzata progettata per conto della Regione del Veneto - Genio Civile di Rovigo presso l'idrovora di Chiavegoni, alla confluenza tra il Canal Bianco ed il Canale di Loreo. Il manufatto realizzato, ribattezzato Sofia per festeggiare un lieto evento avvenuto nel corso dei lavori, è una paratoia "a libro" appositamente progettata per sostituire le porte vinciane esistenti e rendere i livelli idrometrici del Canale di Loreo indipendenti dalle variazioni di marea. Le opere sono state realizzate dalla Bieffe di Porto Viro (RO); l'automazione ed il telecontrollo è stato realizzato da T.I. Control di Rovigo. ![]() ![]() |
Ultimata la galleria di collegamento dei serbatoi ATS
Sono stati ultimati i lavori di realizzazione della galleria per il collegamento tra due serbatoi di Alto Trevigiano Servizi a Nervesa della Battaglia (TV). I lavori, progettati da B&M ingegneria con la consulenza dell'ing. Renzo Chirulli, sono stati eseguiti dalla ICOP spa di Basiliano (UD): si tratta di un microtunnell realizzato con tubazioni in acciaio saldate di testa, della lunghezza complessiva di circa 100 metri e del diametro di 2000 mm. Ulteriori informazioni qui. |
X Bienal de São Paulo, Latitude is almost there
Latitude is finishing the preparation of the material for the X Bienal de Arquitectura de São Paulo, Brazil, opening on the 12th of October 2013. Their research, titled Reading the incremental occupation of territories, seeks to display the progressive transformation and the urbanization processes that have affected three territories with similar characteristics: the province of Treviso (Italy), Caxias do sul (Brazil) and Eldorado do Sul (Brazil). Crossing the scales, from the territorial one until the plot size, a series of artifacts - plans, models, videos – will highlights the critical urban and environmental issues that rise from the rapid, often uncontrolled growth. |
Sostenibilità ambientale
![]() L'energia viene distribuita e certificata da Multiutility S.p.A., ed è garantita dal più autorevole sistema di certificazione europeo, il RECS ("Renewable Energy Certificate System"). La sostituzione del vecchio server con un nuovo modello a basso consumo, ci ha inoltre consentito di ridurre del 30% i consumi medi di energia elettrica. Con queste scelte, secondo la nostra filosofia, abbiamo raggiunto un piccolo ma importante risultato per ridurre il nostro impatto, contribuendo ad evitare le emissioni di 2,27 tonnellate di CO2 |
Eventi collaterali: 4° Trofeo M° Ettore Geslao
Dopo molti anni, Treviso torna ad ospitare un trofeo di spada: il “Trofeo Ettore Geslao”, gara dedicata all’indimenticabile maestro di spada, valido per l'assegnazione del titolo di Campione regionale di specialità per la categoria Assoluti. La kermesse, che eleggerà il campione regionale maschile di spada, è organizzato dalla società Lame Trevigiane, fondata proprio da Geslao nel 1992 (per cui questo è il ventesimo anno di attività) avrà luogo domenica 19 maggio presso la palestra dell'I.T.G. Palladio in via A. Tronconi, 22 a Treviso. Per maggiori informazioni www.trofeogeslao.it www.lametrevigiane.it |
Living with water
La Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus, organizza una giornata di approfondimento sul tema dell’Ecologia del paesaggio con particolare riferimento al caso del fiume Piave. venerdì 15 marzo 2013 ore 9.45-13 e 14.30-18.30 L’obiettivo è affrontare in modo interdisciplinare gli scenari di pianificazione delle acque e i processi di trasformazione territoriale, alla luce della necessità di una nuova programmazione a lungo termine, anche in relazione alla questione dell’attività di escavazione in alveo. L’evento si propone di affrontare alcuni aspetti di particolare rilevanza, partendo dall’analisi della complessità dei paesaggi fluviali e valutando l’impatto di varie attività antropiche e le azioni da mettere in atto per una corretta azione di governo e tutela dei paesaggi fluviali. In mattinata è in programma un seminario sull’Ecologia del paesaggio con relazioni di Leonardo Filesi (Università Iuav di Venezia); Giuseppe Gisotti (Società Italiana di Geologia Ambientale, sigea); Vittorio Ingegnoli (Università di Milano); Leonardo Marotta (Iuav); Antonio Rusconi (Iuav - Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus, CICA). Introdurrà e coordinerà Virginio Bettini (Iuav). Seguirà, nel pomeriggio, la tavola rotonda Living with Water: uno scenario al 2100 per l’alta pianura della Piave cui parteciperanno tecnici, specialisti e referenti di varie istituzioni per approfondire i temi proposti con particolare riferimento al fiume Piave. Introdurranno: Tullia Lombardo, Marco Ranzato (latitude). Interverranno: Simone Busoni (Provincia di Treviso - Servizio Ecologia e Ambiente); Agostino Cappelli (Iuav); Danilo Cuman (Consorzio di Bonifica Brenta); Pier Francesco Ghetti (Università Ca’ Foscari di Venezia - CICA); Pippo Gianoni (Dionea, Svizzera - CICA); Alvise Luchetta (Genio Civile); Carlo Magnani (Iuav); Andrea Mori (b&m Ingegneria - CICA); Marco Puiatti (Regione Veneto); Giuseppe Romano (Consorzio di Bonifica Piave); Marco Stevanin (Studio Terra - CICA); Marco Tamaro (Fondazione Benetton Studi Ricerche - CICA); Giorgio Talon (Comune di Eraclea); Amedeo Zanardo (Consorzio Regimazione Idraulica Fiumi, CRIF). Modererà: Eriberto Eulisse (CICA). In occasione del seminario è stata allestita la mostra Veneto 2100: Living with Water, esito della ricerca sul Veneto condotta da latitude, Platform for Urban Research and Design, con il contributo di diverse Università europee. La mostra, una grande mappa in bianco e nero che immagina il Veneto nel 2100 assieme a libri plastici e video, restituisce le indagini svolte da urbanisti, antropologi e visual designers, in collaborazione con esperti locali, sul delicato tema della gestione delle acque. Il progetto di ricerca si è occupato, in particolare, di tre diversi territori rappresentativi delle differenti situazioni idrogeologiche che caratterizzano il Veneto: la regione a nord di Treviso attraversata dalla Piave, l’area dei Monti Lessini compresa tra Vicenza e Verona dove scorre l’Alpone e la zona del Delta del Po. |
KASI Intensive Workshop
Latitude is about to start an intensive workshop on two case studies: a new development on water along a river by-pass in Kampen (NL) and a scenario for the future of the Sile River (IT) from its springs to Treviso city center. The first case will be developed in the frame of Latitude’s research Floating Urbanism while the second one is based on an on-going study initiated with B&M ingegneria for the Genio Civile of Treviso. The aim of the workshop is to conduct two parallel investigations that can fruitfully take advantage of each other’s findings. Despite the differences between the two cases – being Kampen more architectural and the Sile River more territorial – water plays a fundamental role and it highlights the need of an equilibrium with urban-territorial developments. Moreover, Kampen and the Sile River question the contemporary vision and plans for the evolution of our cities, pushing towards the research of (maybe) different lifestyles. The workshop will take place in the Venice office and it will involve young professionals and experts from different fields – engineers, technicians, anthropologists. |
Incentivi FER elettriche diverse da FV pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2012.
DM 6 luglio 2012 - Incentivi fonti energie rinnovabili diverse da fotovoltaico pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2012. Venerdì 6 luglio 2012 sono stati firmati dai Ministri dello Sviluppo Economico,dell’Ambiente e dell’Agricoltura i due DM di incentivazione delle FER elettriche. Maggiori incentivi per impianti ad acqua fluente sotto i 20kW |
Revealing the Sile river
Latitude and B&M Engineering are now collaborating on a hydrological study for the Sile river (Treviso, Italy). The study aims at understanding the recent dysfunctions like the problems of draught and flood that affect the river track that goes from its spring to the city centre of Treviso and which are also linked to the intensive irrigation and hydroelectric uses of water. But the fact that the Sile is today entirely dependent from the water coming from the northern diversions of the Piave river makes it even more fragile. Understanding the broader picture and the water systems' mutual dependency is thus a priority. |
Approvata la DGR n. 842 di modifica del testo integrato delle NTA del Piano di tutela delle acque
E' stata pubblicata sul BURV n. 43 del 5/6/2012 la DGR n. 842 approvata il 15/5/2012 “Piano di tutela delle acque, Dcr n. 107 del 5.11.2009, modifica e approvazione del testo integrato delle Norme tecniche di attuazione del Piano di tutela delle acque (Dgr n. 141/Cr del 13.12.2011)”. Il provvedimento apporta modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di tutela delle Acque e reca, tra gli allegati, il nuovo testo coordinato. "Durante i primi due anni di attuazione del Piano approvato sono emerse, dal confronto con vari soggetti che si sono trovati ad applicare nella pratica le disposizioni del Piano stesso, alcune esigenze di chiarimento dei suoi contenuti. Molte di queste esigenze avevano trovato puntuale risposta nella DGR n. 80 del 27/1/2011 “Linee guida per l’applicazione di alcune norme tecniche di attuazione del Piano di Tutela delle Acque”. Altre nelle modifiche del PTA relative all’art. 32, e agli artt. 11 e 40, deliberate dalla Giunta Regionale con DGR n. 145 del 15/2/2011 e con DGR n. 1580 del 4/10/2011. Tuttavia, per alcuni aspetti, sono state recentemente richieste ulteriori precisazioni, che rendano il dispositivo delle NTA maggiormente efficace e applicabile omogeneamente sul territorio regionale. Per altri aspetti, in particolare, è stata evidenziata la necessità di una più precisa definizione degli obblighi a cui sono soggette le aziende, ad esempio in materia di gestione delle acque meteoriche di dilavamento. La Regione Veneto ha pertanto ritenuto necessario precisare alcuni criteri da adottare, proponendoli come modifiche delle NTA affinché assumano carattere normativo, senza peraltro pregiudicare la possibilità di raggiungimento degli obiettivi ambientali, stabiliti dalla Direttiva 2000/60 e dal D.Lgs 152/2006, entro il 2015. In particolare, in ragione di alcune difficoltà emerse dall’applicazione pratica di talune disposizioni del Piano che comportano la necessità di adeguamenti impiantistici, con conseguente dimostrata insostenibilità economica, è emersa l’esigenza di modificare alcune disposizioni del PTA. Inoltre, l’entrata in vigore di nuovi decreti a livello nazionale che modificano i criteri di classificazione delle acque, sia per quanto riguarda il loro stato ambientale che la qualità per specifica destinazione, rende necessaria l'aggiornamento dei relativi articoli delle NTA in recepimento delle nuove normative nazionali. Le principali novità hanno riguardato la classificazione dello stato ecologico ed ambientale delle acque, la designazione e il monitoraggio delle acque utilizzate per l’estrazione di acqua da destinare al consumo umano, il monitoraggio e la classificazione delle acque destinate alla balneazione. Infine, si coglie l’occasione per correggere alcune sviste ed errori materiali occorsi nella stesura del Piano approvato." Le modifiche più salienti derivanti dalla rivisitazione del Piano di Tutela delle Acque sono le seguenti: Scarichi idrici esistenti di acque reflue urbane (art. 32) Per gli scarichi industriali in fognature asservite da vasche Imhoff che hanno presentato un piano di adeguamento entro il 31/12/2011, è stata inserita una proroga per proseguire tale scarico fino al completamento degli interventi, da realizzare non più tardi del 31/12/2014. Secondo il comma 2 sexies – l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione può prorogare al 01/01/2015 oppure consentire il prosieguo motivato dello scarico – o di parte di esso – nella fognatura servita dalla vasca Imhoff – nel caso in cui all’interno del programma di interventi per il trattamento autonomo dei propri scarichi siano valutate giustificabili le difficoltà tecnico economiche, legate alla conformazione geomorfologica del territorio, riscontrate nel predisporre il trattamento autonomo degli scarichi o di una parte di essi. Acque reflue assimilabili alle acque domestiche (art. 34) Al punto e.3) modificato l’intervallo di pH allineandosi al testo unico (D. Lgs. 152/2006) Modificata la soglia di cui al comma 2 in conformità con il comma 1 dell’art. 21 Scarichi di acque reflue industriali che recapitano in pubblica fognatura (art. 38) Per le acque reflue industriali il gestore della rete fognaria può stabilire limiti di emissione in fognatura i cui valori di concentrazione siano superiori a quelli della Tabella 1 Allegato B, colonna “scarico in fognatura”, tranne che per i parametri elencati in Tabella 3 dell’Allegato C. Nel caso in cui lungo la rete fognaria siano presenti sfioratori, tale deroga può essere applicata fino al 31/12/2015; sulla base di valutazioni del gestore della rete fognaria la deroga potrà essere ulteriormente prorogata solo per specifici casi e parametri e solo a fronte della dimostrata impossibilità delle aziende a provvedere al trattamento delle proprie acque reflue nel rispetto dei limiti allo scarico in fognatura di cui alla tabella 1 allegato B (tabella 3 allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06). Acque meteoriche di dilavamento, acque di prima pioggia e acque di lavaggio (Art. 39) Vengono precisate (comma 1) le “sostanze pericolose o pregiudizievoli per l’ambiente”, per le quali il titolare della superficie scoperta deve dimostrare l’eventuale assenza di dilavamento nelle acque di prima pioggia e nelle restanti di seconda pioggia. Si tratta di quelle elencate nelle tabelle 3/A e 5 dell’allegato 5 alla Parte III del T.U.A.. cui si aggiungono o parametri solidi sospesi totali (SST), COD e idrocarburi totali, per le quali sono specificate le concentrazioni limite. Per i casi di cui al comma 3 viene aggiunta una condizione. Le acque di seconda pioggia non devono essere trattate e soggette ad autorizzazione, tuttavia se presenti sistemi di trattamento in continuo che trattano tutte le acque di pioggia, l’obbligo di autorizzazione allo scarico viene esteso sia per le acque di prima che per quelle di seconda pioggia, e queste ultime dovranno rispettare i pertinenti limiti allo scarico. L’altro importante punto è che i titolari degli insediamenti o attività compresi nel comma 1 o 3 dovranno presentare entro il 08/12/2012 un piano degli interventi di adeguamento, e che tale piano dovrà garantire il rispetto della legge sulle acque di pioggia entro il 31/12/2015. Vengono inoltre richiamate (comma 16) le specifiche disposizioni in tema di salvaguardia della Laguna di Venezia, del S.I.N. di Porto Marghera e del Progetto Integrato Fusina. Azioni per la tutela quantitativa delle risorse sotterranee (art. 40) Per i comuni dell’Allegato E vengono aggiunte tre possibili casi in cui richiedere la concessione per la derivazione di acque sotterranee per uso domestico-privato non a fine di lucro: -l’irrigazione di giardini e orti mediante pozzi con profondità non superiore alla prima falda freatica; -l’irrigazione di struttura sportiva (se il consorzio di bonifica non può garantire il servizio), -allevamento ittiogenico Entro il 30/06/2012 dovranno essere chiuse tutte le fontane a salienza naturale. La realizzazione di pozzi ad uso potabile, può essere assentita anche nel caso in cui l’area sia servita da acquedotto per innaffiamento di giardini e orti con profondità non superiore alla prima falda freatica (comma 9) |